Prendersi cura degli elettrodomestici

Il termine casa indica un luogo dove ci si sente accolti, protetti, rilassati. Come una tana, un rifugio. E il merito, per i fortunati abitanti dell’era moderna, è anche dei numerosissimi comfort che abbiamo a disposizione: elettricità, acqua corrente e certi cavalieri dalla fulgida armatura detti elettrodomestici: frigorifero, lavastoviglie, aspirapolvere, lavatrice, spremiagrumi, ferro da stiro, phon, frullatore e chi più ne ha più ne metta.

E prendersi cura di noi stessi e della casa, significa che su certe cose di casa, meno si cambia è meglio è!  Perché la filosofia less is more, è  imprescindibile ormai se si vuole avere uno stile di vita adeguato a rispettare l’ambiente e quindi, fare scelte consumistiche responsabili. Ecco perché prendersi cura degli elettrodomestici così detti “beni durevoli” è soprattutto nell’interesse della casa e dell’ambiente: per ridurre gli sprechi e per godersi una casa che è esattamente come la vogliamo. 


Iniziamo con il frigorifero, custode dei nostri peccati di gola e responsabile del nostro sostentamento, anche se è vero che possiamo ricrearne uno naturale, è sicuramente un comfort al quale mai rinunceremmo. Essendo sempre accesso, è più soggetto ad usura di altri, con una durata media di circa 10 anni. Evitare che si formino ghiaccio e condensa sulle pareti è il primo modo per ridurre i consumi. Assicuratevi di non inserire pietanze troppo calde e umide e pulite pareti, ripiani e la chiusura ermetica almeno una volta al mese. Posizionatelo ad almeno 10 centimetri dalla parete, così da far disperdere correttamente il calore dal retro.

 


Passiamo ad un altro elettrodomestico presente, quasi sempre,  nelle cucine: la lavastoviglie. Che nell’utilizzo frequente è assediata da calcare e sporcizia, specialmente nelle guarnizioni e nel filtro.

Sciacquate sempre i piatti e le stoviglie sotto l’acqua corrente, per togliere i residui più grossi! Contro il calcare, in commerci ci sono appositi sali per lavastoviglie, ma basterà del comune sale grosso: stesso effetto, meno costi. Il sale serve a ripulire l’addolcitore, il filtro che trattiene il calcio e i minerali presenti nell’acqua del rubinetto e che alla lunga, in combinazione con le alte temperature, generano il calcare. Solitamente l’addolcitore è nella parte inferiore della lavastoviglie accanto allo scarico. Svitate il tappo e versate il sale nel vano.

 


Azionare la lavastoviglie solo a pieno carico, e con le stoviglie poco sporche, per poter impostare un lavaggio veloce e a bassa temperatura (idealmente, 50 gradi). Per sciogliere il grasso, l’aceto igienizza, rimuove il calcare e può essere usato come brillantante come il bicarbonato, da cospargere sulle stoviglie. 

 


Il forno, se ben utilizzato, ha una vita media di 15 anni. Consuma tanto, ma risparmiare è possibile! Importante la pulizia omogenea dei pannelli e delle pareti, da tenere lucidi e sgrassati. E ricordate che la carta da forno va gettata nell’umido! A forno tiepido, detergete l’interno del forno con un foglio di carta Regina imbevuto di acqua e bicarbonato, controllando anche che la ventola funzioni correttamente.

Passiamo alla lavatrice, un’alleata che dura fino a 15 anni, prolungabili con un lavaggio periodico con anticalcare, per cancellare incrostazioni e residui. Non utilizzate troppo detersivo, non caricatela troppo e ogni tanto estraete il filtro di scarico, pulendolo con un po’ d’acqua.

 


E dalla lavatrice vien da sé che si passi al ferro da stiro. La piastra va pulita a freddo periodicamente, usando un foglio di carta Regina, mai prodotti abrasivi. Quando non lo utilizzate da tanto tempo lasciatelo in posizione verticale e azionate il vapore per circa un minuto prima di utilizzarlo. 

 


L’aspirapolvere se usata di frequente (15 minuti al giorno) necessita di una pulizia del filtro, una volta ogni due o tre mesi. Seguite le indicazioni contenute nel libretto di istruzioni. Se l’aspirapolvere ha un filtro a cartuccia usate un pennello delicato per pulire accuratamente tra gli interstizi. Svuotate il serbatoio dopo ogni utilizzo e pulite le spazzole, aiutandovi con un taglierino per eliminare i grovigli di capelli, peli e fili. Queste accortezze valgono anche se utilizzate un aspirapolvere robot, lavando il serbatoio sotto l’acqua corrente quando lo pulite. 

Frullatori e spremiagrumi elettrici vanno lavati accuratamente dopo ogni utilizzo. Cosa fare a togliere i residui se il frullatore non ha lame removibili? Riempitelo di acqua calda e sale grosso o gusci d’uovo, e azionatelo a massima velocità per pochi secondi, tornerà a brillare!

 


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